URBAN SCREEN E ARTE: una svolta “illuminata” con Luxottica

URBAN SCREEN E ARTE: una svolta “illuminata” con Luxottica

Ho iniziato a studiare l’architettura mediatica nel 2000, affascinata dal primo numero di Crossing sui Media Building. Gli articoli di Burkhardt, Virilio, De Kerchhove, Vercelloni e Bosoni, mi hanno condotto in un mondo intriso di cultura e innovazione dello spazio urbano e dell’architettura.

“Dall’immagine all’architettura, dall’architettura all’immagine”, la frase in prima pagina. Ho condotto le mie ricerche sulle media-architecture e sugli urban screen dal 2000, pubblicandole su due monografie, una del 2009 (Design in Superficie, Franco Angeli ed.) e l’altra del 2012 (Schermi Urbani, Wolters Kluver ed.) e su riviste internazionali. Nei miei studi ho riscontrato e descritto una grande innovazione e pervasività del digitale nel progetto delle superfici architettoniche e le conseguenti ricadute nell’ambito urbano: la percezione, la comunicazione, l’aspetto sociale e culturale, il nuovo volto delle città.

Ad una grande sperimentazione delle tecnologie di punta, il punto debole degli urban screen è sempre stato l’aspetto comunicativo, ancora troppo legato allo sfruttamento commerciale. Milano è stata antesignana di tali sperimentazioni con il grande urban screen installato in Piazza Duomo davanti alla facciata del Palazzo dell’Arengario, ora Museo del ‘900, durante il cantiere di restauro. Era il progetto M.I.A. Milano in Alto, di Urban Screen Lab, nel 2007, lo schermo di 480 mq trasmise contenuti di tipo sportivo, commerciale, sociale e culturale.

Ora, finalmente, dopo 20 anni, gli urban screen diventano strumento di diffusione di arte e cultura a scala urbana, una museo diffuso a disposizione di tutti. Questo grazie ad un progetto finanziato da Luxottica in collaborazione con la Pinacoteca di Brera.

Da lunedì 23 novembre, nei punti strategici del centro di Milano i grandi schermi si sono illuminati con le opere più rappresentative di Brera, regalando ai cittadini la visione dei colori, delle luci, dei dettagli e delle emozioni di sei capolavori del museo.

Le opere scelte vogliono essere un omaggio alla città e ai collezionisti milanesi che hanno donato a Brera le preziose collezioni di arte moderna. Sono proiettate opere di Boccioni, Morandi, Piero della Francesca, Bellini, ecc. “seguendo il principio che mette al centro della sua missione l’esperienza del visitatore”.

Per info: http://www.luxottica.com/it/luxottica-art-nuova-collaborazione-pinacoteca-brera

Fonti immagini e testi: www.luxottica.com; www.smartalks.it